La Villa Grazioli sorge sulla collina, in ambiente quasi appartato, con il terreno degradante in direzione del Mar Tirreno, visibile con la sua striscia brillante in lontananza.
L’attribuzione, per colui che l’ha fatta costruire, appare molto incerta; si parla del cardinale Acquaviva o dei Perreti Montalto, indicando come anno di costruzione la fine del 1500 e gli inizi del 1600, in funzione di quanto illustratodalle prime stampe. Da una lapide, su cui è inciso un breve di Gregorio XIII, emerge invece che la costruzione della villa è commissionata da cardinale Antonio Carafa e che già nel 1580 essa è ultimata.
Alla morte del cardinale Carafa, nel 1592, la villa passa in proprietà, unitamente al fratello Alberto, al parente Ottavio Acquaviva d’Aragona del casato dei duchi di Atri, forse per eredità, forse attraverso una vendita.
Con la morte del cardinale Acquaviva avvenuta nel 1612 la villa viene acquistata con l’arredo da Scipione Borghese, che nel 1613 la rivende al cardinale Taverna. Nel 1614, con un nuovo passaggio di proprietà, la Villa passa al Principe Michele Perretti che vi si insedia insieme al cardinale Alessandro Damasconi Perretti Montalto, suo fratello, il cui nome appare nelle incisioni panoramiche di Frascati del Greuter.
Successivamente la villa passa in eredita ai Savelli, che nel 1683 la cedono a Olivo o Livio Odescalchi, duca di Bracciano e de Ceri e la Villa assume il nuovo nome di Villa Bracciano. Il successore del titolo e della proprietà nel 1713 è Baldassare Erba, sposo di una Borghese.
Nel 1776, a dimostrazione dell’importanza dell’azione di rinnovamento applicata all’edificio cinquecentesco proprio da Baldassarre Erba Odescalchi, si può ricorrere alla diretta testimonianza del viaggiatore ammesso alla visita, e cioè Alphonse Donatien Francois Marchese de Sade.
Nel 1883 la villa viene venduta al Collegio Propaganda Fide, che dieci anni più tardi, cioè nel 1843, la rivende al duca Pio Grazioli. Nel Periodo bellico tra il 1943 e il ’44, la villa viene occupata dagli sfollati in seguito al bombardamento a cui è stata sottoposta, come ben noto, tutta la zona di Frascati, rimanendo successivamente in uno stato di completo abbandono. Nel 1987 la Società Villa Grazioli Srl, acquistato il bene, da corso a un radicale restauro architettonico delle decorazioni e del verde, per il quale ultimo viene indetto anche un concorso nazionale per la sistemazione del giardino.